Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Giovani nel volontariato’ Category

Di recente siamo stati invitati al centro per ragazzi con la sindrome di Down di Rijeka per un pò di festa e di animazione.

Read Full Post »

Qual’è il modo migliore per concludere un anno e iniziarne uno nuovo? Come provato da anni, all’insegna della solidarietà e portando doni, sorrisi, speranza. Il bisogno è così grande come pure la tentazione di vedere tutto nero, a cui non possiamo assolutamente soccombere. Ecco allora alcune foto dell’inizio del campo invernale:

Il 31 dicembre abbiamo anche festeggiato il compleanno di Noemi. La mattina siamo stati al centro accoglienza migranti e portato il vestiario invernale raccolto dai nostri amici di Cloz, vicino a Trento.

E poi la “cerimonia delle candele”: i pensieri, i desideri per il nuovo anno ed i ringraziamenti per quello passato.

Capodanno all’interno della Croazia, da tante famiglie e persone sole.

Il secondo giorno dell’anno ci siamo armati di pennelli e colori e siamo tornati a colorare un altro po’ di stanze per gli ospiti della casa di riposo di Nedešćina, vicino a Labin.

E il giorno dopo siamo invece tornati con musica, balli e vestiti da clown…

E non è finita: il 4 gennaio siamo andati in Bosnia, a portare tre sacchi di giocattoli educativi alla scuola elementare di un piccolo paesino vicino a Velika Kladuša. I giocattoli sono stati comperati a Verona da Paolo Tinazzi, amico di liceo; il contatto con la scuola è avvenuto tramite Alma, una delle insegnanti, che è anche molto impegnata nel sociale.

Un ultimo bellissimo incontro è stata la visita fatta ad Anđeljka e famiglia che vivono in un villaggio vicino alla scuola e che oltre ad accogliere il nostro gruppone con una calorosa accoglienza, ci hanno anche raccontato la loro storia, quando sono stati scacciati via dalla loro casa nel 1992 e hanno vissuto da profughi per otto anni, per poi finalmente tornare e trovare la loro casa distrutta. Ricominciare da zero, liberarsi dall’odio e il risentimento, essere contenti per ogni attimo di semplice vita… grandi lezioni.

Qualche pensiero da Maddalena:

Un luminoso abbraccio a voi dalla Home di Veprinac. Una casa, un modo di stare nel mondo, tra le montagne e il mare, dove approdare e dai cui ripartire in semplicità di cuore, con i bagagli leggeri, lo spirito libero per nuovi inizi.

Porto con me la bellezza degli incontri, dei canti, del buon cibo preparato a più mani. Il caloroso cerchio dell’ultimo dell’anno. Note accordate poco alla volta ad altre fiammelle di luci. Cadute, perdite, rinascite, sogni trasformati in parole. Gesti e spontanei abbracci. Benedizioni, carezze tramutati in passi e aiuti concreti.

Porto con me l’immagine della stazione di Rijeka rivestita del colore della speranza dove chi è di passaggio sia visto nella sua dignità.

Lo sguardo di Loreta dell’istituto di Nedešćina.

La sua pallida camera illuminata dalle nostre pennellate. “Un arcobaleno, un angioletto. Si può?” Diceva. La gioia aveva la forma dei suoi occhi.

Porto con me tutta la cordata di amici un po’ artisti, cantanti, ballerini, folli quanto basta, con i pennelli in mano, vestiti a festa, tra stanze, corridoi, persone bisognose di cure e attenzioni. Grazie! 🤍

A chi dona l’amore che ha dentro. Che sia benedetta. Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta…” Perfetta nell’amore del tempo che passa, del tempo che ci è dato per scegliere, ribaltare, ravvivare con creatività questa nostra umanità.

2024 eccoci! Siam qua.

Read Full Post »

Lo scorso fine novembre abbiamo fatto un altro viaggio in Bosnia, l’ultimo dell’anno. Oltre a me e Luca si è unita una nuova arrivata, Fiamma, che ha portato tanta nuova ispirazione e amore. Ecco la squadra.

Abbiamo passato gran parte del nostro tempo a Bihać, in particolare servendo tè caldo intorno alla stazione degli autobus e ovunque incontrassimo persone, poiché iniziava a fare freddo.

Abbiamo trascorso del tempo con varie persone, soprattutto famiglie curde provenienti dalla Turchia ma anche nordafricani. Abbiamo ascoltato le loro storie e cercato di aiutare in ogni modo possibile, dalla ricerca di medicinali, telefoni cellulari, alla distribuzione di vestiti caldi, ecc. Ancora una volta Luca ha intrattenuto i bambini con il suo spettacolo di “bolle giganti”.

Poi abbiamo portato un po’ più di colore al Campo Borici, in collaborazione con Silvia Maraone e altri volontari dell’IPSIA. Questa volta abbiamo dipinto sul pavimento e, prima di partire, Luca ha riproposto il suo spettacolo di magia ai bambini e ai genitori. L’ultima volta che siamo stati in questo campo è stato nel 2020, Michael era ancora con noi e in realtà fu il suo ultimo viaggio.

Abbiamo concluso questo viaggio visitando ancora una volta Anđelka e la sua famiglia nel loro piccolo villaggio vicino a Velika Kladuša e godendo la loro straordinaria ospitalità, tipica di questa zona.

Read Full Post »

Uno straordinario Meet Up si è svolto dal 27 al 29 ottobre a Trento. L’associazione Oratorio S.Antonio ci ha concesso molto generosamente l’uso della sala, della cucina e di spazi vari. Diverse famiglie e amici hanno dimostrato un livello di ospitalità così elevato che sicuramente questo fine settimana speciale non sarà mai dimenticato.

Qui sotto il programma:

Durante questo weekend abbiamo parlato, cantato, ci siamo incontrati in laboratori, abbiamo visitato la città, abbiamo apprezzato la mostra d’arte, abbiamo mangiato cibo meraviglioso, abbiamo fatto qualche piano per il futuro.

Ma lascio che sia Maddalena a descrivere l’incontro di sabato, al quale hanno partecipato molte più persone di quanto ci aspettassimo.

Walk of shame. Due giorni in quel di Trento per partecipare all’anima della rete e dei passi che muovono le persone qui convenute da diverse parti d’Europa e del mondo. Partono lungo i confini della rotta balcanica per affiancare e sostenere. “Molti sono impegnati a portare le cure d’emergenza, medicine, scarpe… altri compiono azioni politiche di denuncia. E tutto questo è importante”, spiega mia sorella Anna. “Noi abbiamo pensato di ‘ingaggiare’ noi stessi. Andiamo a mani vuote per condividere il nostro tempo” racconta Rikko “12 i cammini compiuti.” 

Si unisce Silvia che opera da tempo nei campi profughi in Bosnia. La sua voce tradisce la durezza di una realtà che chiede attenzione e comprensione. Non dimentichiamola.

Poi c’è Luca, animatore di strada. Porta il nostro sguardo sulla gioia travolgente dei più piccoli. E mi torna alla mente Rodari con quel “Sai quanto pesano le lacrime di un bambino affamato?” Qui tuona luminosa la loro fame di leggerezza.

Un’insegnante dà voce invece ai suoi studenti. Legge una lettera scritta da uno di loro da consegnare a chi tenta il raggiungimento della meta, come si fa con un gioco. O la vita o la morte. Singolare questo modo di farsi vicini per infondere coraggio.

Seicento. Questo numero indica chi è passato dal centro che ci ospita e qui ha imparato l’italiano. Grazie Lilli.

È la volta di Adil. Ha intrecciato il suo cammino con i camminatori di cui sopra. Il suo racconto è un dirompente vento di speranza. Una commovente storia di riscatto. Adil ha un lavoro stabile, una casa, una bici ed un treno da prendere regolarmente ogni giorno. Quando ci parliamo mi dice: “Di recente ho comprato le medicine per (…). Non sta meglio di me sai. (…) Molti italiani se la passano davvero male.” Parole che, dette da chi ha visto l’inferno e l’imbiancatura dei capelli, hanno il profumo della primavera. Stamattina ci sorprende offrendoci la colazione in un bar della città: siamo in 35! Che forte! È il suo modo di manifestare la gratitudine, ciò che è e si sente: un fratello, uno di noi.

 A metterci in profonda connessione ci pensano poi di continuo la musica e l’ospitalità di chi dona il calore di un letto e del cibo. E non c’è linguaggio migliore per unire le persone oltre ogni confine. “Diamo un’opportunità alla pace”.Versi che qui prendono forma. Grazie! 

Grazie Associazione Oratorio S.Antonio.

Da Rusanna:

Era la mia prima esperienza e non sapevo cosa aspettarmi. Sono rimasto stupefatta dall’amore, dalla cura, dalla fiducia, dall’umanità e dalla capacità di connettermi così facilmente e dolcemente con qualsiasi anima parte di ogni membro di WoS. Incontrare persone in movimento a Trieste con il cuore in festa e una nuova speranza nell’umanità, mi ha dato tanta energia per non arrendermi davanti alle piccole “gocce nell’oceano”. Dopo quell’esperienza ho riacquistato la speranza nel bene. Anche se in piccole quantità e non molto frequente.

Grazie al team WoS per l’accettazione, l’amore e l’energia con cui avete contaminato me e gli altri.

Da Herman:

Ieri sera siamo tornati a casa dopo un fine settimana davvero speciale. Come posso descriverlo? Uso le parole di un pakistano in panchina domenica sera, a Trieste. Mi sono seduto accanto a lui. Mi ha chiesto chi fossero tutte quelle persone. Gli ho detto che venivamo da tutta Europa. Disse: “Vi ho osservato tutta la notte. Tutte queste persone diffondono amore”. L’esperienza di questo pakistano è anche la mia esperienza per l’intero fine settimana. Abbiamo condiviso l’amore gli uni con gli altri e con coloro che ne hanno bisogno. È stato fantastico. Perciò voglio dire a tutti voi: grazie.

La versione aggiornata del video che abbiamo mostrato a Trento, due minuti potenti di tanto amore in azione ❤️ La storia del progetto, le prime 12 Walks, quasi 4 anni di questo approccio unico, cercando di fare la nostra parte per riumanizzare le relazioni in Europa.

Read Full Post »

(Anna: tanto per cambiare e visto che in questo campo ci siamo ritrovati un ottimo “cronista”, passo la parola a Michele, uno dei papà che hanno partecipato al secondo Family Camp dell’estate).

Arrivo ieri ad Home ed è stato come non fossero passati 5 anni, come se ci fossimo salutati il giorno prima e sono subito abbracci, racconti e narrazioni di quello che è stato e di quello che avverrà in questi giorni insieme. Inizia l’avventura con l’associazione Per un mondo migliore e noi siamo pronti.

Concluso il murales per i bambini di una scuola materna di Rijeka con un’esplosione di colori, creatività e fantasia.

Bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione, ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. (Peppino Impastato)

Uno scambio di sorrisi ed allegria tra i partecipanti del Family Camp e gli ospiti di una casa di riposo vicino a Labin.

Colpisce il sorriso e la serenità di nonna Mica che nonostante le avversità della guerra decide di rimanere nella casa e nei luoghi dove ha vissuto con la sua famiglia.

Scacciata dall’esercito e costretta a lasciare la sua casa per ritornarci poi e rimanere nel luogo dei suoi affetti nonostante non abbia acqua (le portano le taniche d’acqua una volta la settimana) e tante altre condizioni di vita che spesso noi diamo per scontate.

Disarmante come descrive il suo andare oltre l’appartenenza o l’etnia della gente, ma di come dia fiducia all’altro e consideri la persona nel suo valore intrinseco.

Si conclude oggi la settimana a Home dove il “tempo è volato” come mi ricorda Gioele e dove la magia dei giorni e degli attimi trascorsi con le persone ci ha permesso di portare a casa un bagaglio ricco di esperienze, abbracci, sorrisi e visioni sul mondo. Un tempo dedicato alla nostra famiglia e agli altri, attraverso piccoli gesti di cura e di attenzione.

Le considerazioni su questa esperienza sono tante, ma mi soffermo solo su alcune:

– Fare del bene, porta a dare ognuno nel suo gesto un piccolo contributo al cambiamento e a rendere migliore questo sgangherato mondo.

– Sentire come le persone hanno affrontato una guerra e le sue conseguenze, mi porta sempre a considerare i conflitti armati come un’enorme idiozia della razza umana.

– Alcune testimonianze ci hanno permesso di capire che non è facile rompere il cerchio vizioso dell’odio, ma risulta fondamentale per spegnere le fiamme del conflitto (anche se andando in comune per farti i documenti trovi davanti la persona che ti ha torturato in prigionia fino a pochi anni prima).

– Non ci sono serbi, croati o mussulmani, ma come dice nonna Mica le persone vanno considerate per quello che sono restituendo dignità all’essere umano.

– Vedere situazioni di povertà e considerare come si possano affrontare con il sorriso anche nei momenti più bui ti aiuta a riconsiderare le tue priorità.

– Raccontare gli aspetti positivi degli altri e non fermarsi a quelli negativi permette di essere più magnanimi e di dare la possibilità all’altro di sorprenderti.

– Quando fai qualcosa in cui credi e lo porti avanti con coraggio e passione, qualcosa attorno a te si muove e gli aiuti non tardano ad arrivare.

Grazie a tutti i nostri compagni di viaggio per questa avventura rivissuta a distanza di 5 anni e resa speciale da chi ci ha accolto ed insieme si è prodigato per un mondo migliore.

“Se vuoi essere felice, fai felice gli altri”

Read Full Post »

Anche quest’anno i campi famiglia sono molto gettonati e infatti ne abbiamo avuti due.

Il primo ed il secondo giorno ci siamo dedicati a ravvivare le pareti del centro per disabili “Fortica”, dove lavora la nostra Lidija. I papà hanno fatto parecchia pulizia intorno ai muretti esterni e le bimbe più piccole si sono impegnate in un laboratorio di decoupage.

Anche la giornata dedicata alla clownterapia è stata un successone… dalla scelta dei vestiti clown, al ripasso delle canzoni in croato, al tempo passato con gli ospiti del Dom Turnic: è stata una giornata piena di altruismo e di gioia.

Poi c’è stata la giornata vissuta nell’entroterra a portare aiuti umanitari a varie famiglie bisognose. La cara Biljana ha toccato il cuore di tutti…

… e il linguaggio del cuore non ha barriere.

Il Pizza Party ha coinvolto tutti: la preparazione delle pizze, il servizio delle piccole cameriere, l’accoglienza agli ospiti…

Un altro momento emozionante è stato andare a guardare il tramonto sul monte Maggiore (Učka). Che colori indescrivibili.

E così si è concluso anche questo campo, con tanta gioia e gratitudine nel cuore e la promessa di continuare a vivere questi valori anche nel quotidiano.

Read Full Post »

Un campo pieno di ardore perchè è il quarto anno che l’oratorio di Travagliato (BS) viene a Home coi suoi ragazzi ed è uno dei momenti più animati, più vivaci e più pieni, appunto, di ardore ed allegria.

Il primo giorno siamo stati a realizzare dei murales nelle stanze di una casa di riposo vicino a Labin.

I ragazzi hanno accontentato le varie richieste: chi voleva un castello, chi un cavalluccio marino, chi un puffo e via dicendo. Soprattutto, è stata una bellissima occasione per passare del tempo con queste persone sole e lasciare un segno che ricorderà loro della giornata passata insieme, dei canti, dei balli e dei sorrisi.

E poi, la giornata all’interno della Croazia, lontani dalla quella turistica sulla riva del mare… a portare dei pacchi di cibo e tanta umanità.

Le prove della Flash Mob Dance nel cortile di Home…

… e poi nel centro di Rijeka, oltre alla Flash Mob Dance, anche tantissimi abbracci gratis.

Poi ancora, altri murales presso il Dom Turnić di Rijeka… più che murales, abbiamo “rigenerato” il giardino e un lungo tavolo.

Il maltempo aveva causato dei danni a nostri cari amici (e vicini di casa), così siamo andati a dare una mano…

Alla prossima e grazie a tutti per aver portato ancora una volta una contagiosa ventata di gioia.

Read Full Post »

Un altro campo Internazionale si è svolto presso Home, in Croazia. I volontari sono arrivati ​​da: Italia, Romania, Ucraina, Ungheria, Polonia, Inghilterra, Canada, Repubblica Ceca, Lituania, Austria e Olanda. E, naturalmente, dalla Croazia. Per alcuni è stata la prima volta, per altri la quinta o la sesta, comunque fin dall’inizio c’è stato tanto entusiasmo. Ecco il primo incontro:

Abbiamo lavorato due giorni presso il punto di accoglienza dei migranti, vicino alla stazione ferroviaria di Rijeka, dipingendo tre murales e una casa di legno, aiutati da diversi ragazzi provenienti principalmente dall’Afghanistan. È stata anche una buona occasione per trascorrere del tempo con loro e ascoltare le storie dei loro incredibili viaggi.

Quelle sono state le giornate estive più calde, ma tutti hanno fatto del loro meglio, come si può vedere da queste immagini colorate:

La giornata della clownterapia è stata un’altra giornata piena di colori ed energia, nonostante il caldo. Tutti si sono divertiti molto con gli ospiti del Dom Turnić, cantando, ballando e condividendo tanto amore.

Un altro grande giorno è stato il mix di Game of Hearts, Flash Mob Dance e, dopo quattro lunghi anni, di Free Hugs.

Anche il Pizza Party è stato un gran successo con vari amici di Rijeka che si sono uniti a noi nonostante il terribile temporale che solo poche ore prima ha fatto cadere molti alberi e interferito con il traffico.

Ci sono stati tanti giochi e attività serali, ore in spiaggia, tempo per parlare e approfondire l’amicizia…

Grazie Francesco, Serena, Lara, Ben e Nadia per essere venuti a darci una grossa mano come staff. Siete stati fantastici.

Grazie a tutti per aver contribuito a questa indimenticabile settimana di amore e gioia.

Alla prossima.

Read Full Post »

Tanti amici trentini sono venuti “giù dai noi trotterellando”… papà, mamme, adolescenti, bambini.

Tutti già si conoscevano fra di loro, grazie al network dei gruppi Scout, ma questa volta impegnati a dare un senso ancora più profondo e più personale alla loro amicizia.

Da mesi avevano iniziato una raccolta fondi da portare qui in Croazia, per aiutare famiglie bisognose e il punto migranti alla stazione di Rijeka (come già avevano fatto lo scorso anno).

Foto sotto: grossa spesa per preparare i pacchi famiglia che avremmo distribuito il giorno seguente nell’entroterra.

Laboratorio artistico con i bimbi, per preparare i biglietti da distribuire alle persone che avremmo incontrato lungo la via.

Lavori vari intorno a Home…

Nel pomeriggio siamo andati tutti alla stazione di Rijeka a consegnare i medicinali, ad aiutare con la distribuzione dei pasti e… a cantare.

Damir e Sara ci hanno raccontato cosa li ha motivati a fare questo tipo di volontariato e come sia stato grazie alla diocesi ed al comune di Rijeka che si è potuto creare un punto di accoglienza, con docce, pasti caldi, un primo aiuto medico, vestiario, scarpe, ecc. Sono stati dei momenti bellissimi, dove ogni barriera culturale e linguistica è stata abbattuta, dal potere dell’amore e dalla buona volontà di tutti.

Nella foto sotto: gli amici trentini, una decina di volontari locali e dei ragazzi afgani.

Alla sera, incontro preparativo a Home per il viaggio all’interno della Croazia del giorno dopo.

Un gruppo così non se lo dimenticherà nessuno. Qui sotto, a casa di nonna Mica, che vive tutta sola nei dintroni di Vojnić.

A casa di Verica e Mare vicino a Karlovac.

La domenica mattina siamo tornati di nuovo alla stazione dei treni di Rijeka, c’erano meno ragazzi del venerdì, ma l’incontro è stato ancora più personale e commovente.

Qui sotto, altre foto di momenti di vita comunitaria…

Grazie di cuore, cari amici, per tutto l’impegno che avete messo in questa iniziativa. Alla prossima.

Read Full Post »

Dopo il murales di Ravina (Trento), siamo scesi a Verona a proiettarne un altro, ma questa volta molto più grande e all’aperto, presso la scuola primaria di S. Maria di Zevio.

Sapevamo che stava per arrivare la pioggia, quindi Elisabetta (con cui ho preparato il progetto) e le altre insegnanti, ci hanno chiesto di iniziare un giorno prima. Ci è voluto un po’ a cambiare date e appuntamenti, ma ne è valsa la pena. La pioggia è arrivata e senza quel cambiamento non avremmo potuto realizzare il murales.

Come sempre, sono venuti a darci una mano amici e volontari, ma soprattutto i bambini e le insegnanti sono stati i protagonisti.

Le pareti grigie della scuola si sono trasformate, come per magia.

Ecco qualche foto dei lavori in corso.

E qui ecco l’opera compiuta:

Il “Dream Team” che ha lavorato senza sosta per parecchie ore. Grazie a tutti.

Read Full Post »

Older Posts »