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Archive for aprile 2009

Abbiamo ricevuto questo bellissimo disegno che meritava un pò di spazio sul blog..

per i bambini della ex-jugoslavia

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I nostri colleghi di “The Family Italy” sono impegnati da giorni a portare aiuto e conforto alle tante persone vittime del terremoto in Abruzzo. Anche Filippo e Andrea (che hanno abitato qui con noi a Rijeka fino a qualche mese fa) stanno dando una mano.

Continuiamo a pregare per le persone così duramente colpite da questa tragedia e per l’operato dei tanti volontari impegnati in quelle zone.

Qui sotto: alcune foto che ci hanno fornito i nostri amici.

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Safet è un caro amico bosniaco. All’età di 17 anni, mentre andava in cerca di legna, ha pestato una mina che lo ha accecato. E’ stato per circa due anni in Italia dove ha imparato l’italiano e il sistema Braille. Nel 1997 è tornato a Mostar, dove vive con la sua famiglia. Oltre a essere stato il nostro maestro della lingua del posto (quando abitavamo là), è stato anche il presidente dell’associazione dei non vedenti a Mostar e conduttore dei nostri spettacoli.

Sentite la sua intervista con il messaggio che vuole lanciare:

Il caffè bosniaco… con “servizio speciale”!

Il Mago Jeffrey “dal vivo”… con un altro bimbo reso felice! Notate la sua risata.

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Jeffrey in posa col ponte vecchio sullo sfondo.

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Che differenza! Un edificio ricostruito (il Musical Center “Luciano Pavarotti”) e uno “un pò meno…!”

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Alla lapide dei 3 giornalisti Rai uccisi da una granata nel gennaio 1994.

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Ecco la “superstrada” per arrivare alla casa dei nostri amici dove siamo stati ospiti…

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Una casa del vicinato.

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Mostar dall’alto.

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Mago Jeffrey in azione.

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In posa col “pubblico” del suo spettacolino…

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Pronti per la semina… a 50 Km da Mostar, da dove i nostri amici sono stati scacciati nel 1992.

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Il pane bosniaco.

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Il letto, per Jeffrey, non è mai lungo abbastanza…

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Il murales resiste! (E’ il primo della serie, realizzato nell’estate del 1995). Curioso che abbiano ricoperto di bianco tutti gli altri disegni intorno, ma il nostro l’hanno lasciato.

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Jeffrey alle prese col caffè bosniaco.

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“Servizio all’aperto…”

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L’incontro con tanti cari vecchi amici.

Qui sotto, una signora conosciuta nel dicembre 1994 nei campi profughi di Spalato, in Croazia.

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A casa di Irfan e famiglia.

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Con un caro amico, ex-comandante dell’esercito.

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La mia famiglia addottiva di Mostar. Ho vissuto in casa con loro per mesi durante la guerra.

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Con Safet e famiglia (in arrivo un filmato-intervista). Vedi prossimo post fra qualche giorno.

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Con Amel e famiglia.

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Jeff e Fatima.

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Continua lo show del mago Jeffrey… è stato un fenomeno! Ha fatto ridere una signora il cui marito è “sparito” nel 1992 e da allora non si hanno più notizie. Vive un lutto davvero pesante e non rideva così di gusto da prima della guerra.

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Gli “occhiali” di Fatima.

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(Nota: Non eravamo “online” durante il nostro viaggio in Bosnia, queste sono alcuni impressioni raccolte strada facendo)

Lunedì, 30 marzo 2009

Paolo: Non ci sono parole per descriverla, ma soprattutto per descrivere la gente che in Bosnia ci abita. Un’ospitalità commovente, le persone che si fanno visita a casa senza telefonarsi e senza preavviso, semplicemente passano e vengono accolti come membri della famiglia. A qualsiasi ora  viene offerto loro il caffè… Alcuni amici, in una casa, mi hanno detto che se anche dovessi arrivare a Mostar nel mezzo della notte, la loro porta è aperta e sarei sempre il benvenuto (con l’aggiunta di cibo a disposizione e di un letto per dormire se ci fosse bisogno). “Non male avere amici così”, mi son detto fra di me. Davvero meravigliosi! Ogni volta mi insegnano qualcosa di nuovo…
Oggi è stato bello vedere la città ricostruita, le macerie rimosse, ma soprattutto è stato bello vedere il sorriso delle persone che, nonostante la crisi economica (che si sente anche qui!), cercano di andare avanti il meglio possibile.
Sono contento anche di essere qui con Jeffrey…

Jeffrey: Molto bello, il caffè non è male… Vorrei fare un tuffo dal ponte vecchio di Mostar un giorno. Devo farlo, perchè l’ho già detto a un sacco di persone…
La gente è molto ospitale e simpatica. Non si direbbe che abbiano fatto la guerra perchè sono positivi e allegri. Mi ha colpito il fatto che la televisione è sempre accesa e che guardino spesso film con pistole e violenza… Se ne potrebbe fare a meno visto tutto quello che hanno passato.
Il cibo finora è buono.

Martedì, 31 marzo 2009

Paolo: Oggi ho avuto un altro segno della grande ospitalità bosniaca… Stavamo cercando un nostra cara amica in un quartiere di Mostar. Il bello è venuto quando sono entrato in un negozietto di alimentari (dove avevo saputo che lei andava sempre a fare la spesa e in cui io non ero mai entrato prima) e ho chiesto se avevano notizie più precise. La proprietaria voleva fare una telefonata per chiedere al figlio, ma non avendo lì il suo cellulare, l’ha detto ai clienti nel negozio e un’altra signora ha offerto di usare il suo senza batter ciglio. In attesa di ricevere la chiamata di ritorno con le informazioni necessarie, la signora del telefonino (che era venuta nel negozio per prendere un litro di latte e le sigarette al volo) è rimasta lì ad aspettare pazientemente non uno o due minuti, ma 15 o 20… Ha provato lei stessa poi a fare delle telefonate e poi mi ha accompagnato fino alla casa che cercavo…

Venerdì, 3 aprile 2009

Anna: Ogni volta che torno in Bosnia è come calarsi in una realtà completamente diversa, un altro mondo con tante luci e tante ombre. Anche se andiamo là con una missione di pace e incoraggiamento, sono anche tante le cose che imparo ogni volta da queste persone che, pur avendo sofferto tragedie indescrivibili, sono riuscite ancora a conservare tante virtù che il mondo occidentale ha tristemente perso.
“Beati gli afflitti, perchè saranno consolati. Beati i miti, perchè erediteranno la terra (Matteo 5: 4, 5)

Una scena che mi ha particolarmente impressionato è stata ad una specie di mercato all’aperto dell’usato a Sarajevo, con le varie persone che girano mendicando e chiedendo anche solo qualcosa da mangiare, e una donna che praticamente strisciava per terra fra i passanti (aveva gli arti inferiori deformati) e cantava una nenia incomprensibile, ma che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi…anche qui esiste a volte l’indifferenza, e la differenza.

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Sta per iniziare la settimana che ci porta a celebrare l’evento più significativo del cristianesimo, anche se a volte così sottovalutato… Oltre ai nostri auguri anticipati, vogliamo invitarvi a scegliere qualche Power Point pasquale nel sito di Tommyswindow, cliccando qui: www.tommyswindow.com
Se scorrete le pagine, ne trovetere alcuni dedicati proprio a questo momento, ottimi per riflettere e capire meglio cosa significa la Pasqua, al di là delle uova, delle colombe e dei coniglietti. Buona lettura!

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