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Archive for febbraio 2016

Venerdì 12 febbraio c’è stata la “serata Cini” a Trento, presso l’oratorio S. Antonio, dove Cini (al secolo Claudio, nella foto sotto con sua moglie Anna Rosa sulla sinistra) ci ha raccontato la sua esperienza di volontariato in Mozambico.

Alcune tappe dell’ultimo viaggio in Italia… (Febbraio 2016) 1

Una delle tante meravigliose frasi che Cini ha scritto sul suo diario in Mozambico, che ci ha raccontato e spiegato…

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Quella sera abbiamo anche festeggiato, visto che, il giorno dopo (13 febbraio), è stato il compleanno di Cini.

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Noemi, di Trento, ha scritto: “Bello sapere che dove ci siete voi c’è anche parte del mio cuore. Grazie Cini per avermi fatto vivere la tua missione in Africa… Mi rimangono nel cuore due frasi:
“Il desiderio non porta a niente, la decisione fa muovere tutto”
“Il mio amore per te, è la tua libertà da me”
Infinitamente grata”.

Il sabato pomeriggio c’è stato un pò di tempo per fare due passi nel bellissimo Trentino con Fabio e Serena…

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Lunedì 15 febbraio alle 7.30 è iniziato il progetto murales presso la scuola Fraccaroli di Verona. Qui sotto l’arrivo dei 170 bambini mentre Anna completa le preparazioni.

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Serena, in mezzo, è venuta ad aiutarci da Trento…

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… con Veronica, qui sotto coi bambini.

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Giovedì 18 febbraio invece progetto murales alla scuola Massalongo di Verona con l’aiuto di Matilde (nipote di Anna), Chiara e Manola di Verona e Chiara di Cloz (TN) che però studia a Verona.

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Da sinistra: Manola, Chiara e Matilde.

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Sempre da sinistra: Chiara, Anna, Matilde e Manola.

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Il ponte pietra di Verona nel buio (a sinistra) e poi coi fiori, con le farfalle e coi colori dopo che un bimbo con l’innaffiatoio ha spruzzato nuove idee (ideato dai bambini di seconda elementare)

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Da Barbara, la coordinatrice del progetto: “Vorrei, da parte di tutti, bambini, bambine e maestre, inviare a te Anna ed al tuo gruppo un altro ENORME GRAZIE per la bellissima esperienza vissuta insieme, per tutto il tempo, l’energia e la generosità che ci avete donato per rendere il nostro mondo migliore. I murales saranno appesi a breve, ma i bambini non mancano di ammirarli ogni volta che si recano in mensa, ricordando con orgoglio il contributo che vi hanno dato”.

Matilde ci ha scritto: “L’altro giorno ho avuto il piacere di dare una mano alla creazione di questi 5 murales… Purtroppo, questa scuola sta perdendo molti iscritti dato il gran numero di bambini extracomunitari e i genitori non si rendono conto di quanto sarebbero fortunati i figli a crescere con lingue e culture diverse… “

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Anche quest’anno il periodo di carnevale, anche se molto breve, ci ha permesso di portare gioia e significato ai bambini di varie scuole materne, tramite il nuovo spettacolo di burattini “Cambia il mondo”, tratto dalla storia dell’uomo che piantava gli alberi.

Ecco alcune foto: presso la scuola materna “Podmurvice”.

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Alla scuola materna “Belveder”.

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Scuola materna “Galeb”.

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Tutto pronto per il truccabimbo…

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Animazione clown presso il Tower Center di Rijeka.

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Domenica 31 gennaio è stata una giornata di distribuzione di aiuti umanitari. Si sono uniti a noi anche Elena (una cara amica dottoressa dalla Romania che lavora a Rijeka che già è stata con noi durante il campo invernale) ed Ivan.

Abbiamo portato aiuti a circa 20 persone (più i numerosi bimbi della scuola elementare di Krnjak), fatto 6 visite, per un totale di circa 230 Kg. di materiale distribuito.

Ecco alcuni posti dove siamo stati: presso la scuola di Krnjak per portare la cancelleria donata dai bambini della scuola elementare di Coriano Veronese.

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Gvodz, non lontano da Vojnić, un paese con ancora diversi segni della guerra…

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La famiglia di Nikola e Stella.

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Elena con Lea, la figlia di Nikola e Stella.

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Il materasso matrimoniale donato da Babar e Sadia (amici indiani che vivono e lavorano a Rijeka).

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Le lanterne utilizzate causa mancanza di energia elettrica. (Purtroppo in casa manca anche l’acqua corrente).

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Risalendo verso casa di Božo (si intravede in cima alla collina), fuori Vojnić.

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A Karlovac, nella nuova casa di Pero e Maja, finita di costruire poco tempo fa ed entrati ad abitarla poco prima di Natale. Bravi e complimenti.

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Da Saša (uno dei figli di Angia), Kristina (sua moglie) , il piccolo Jakov (loro figlio) e Valerija (la nipote).

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“I magnifici cinque”!

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(Scritto da Fabio, Trento)

Quest’estate, durante uno dei nostri viaggi in terra bosniaca, ho avuto l’occasione di partecipare ad un campo estivo coi giovani di Denno. Nel programma erano previsti due giorni in Bosnia, Bihać e Bosanska Krupa le mete. Bello ritrovare persone già conosciute in altri viaggi, come dico sempre “vecchi amici ritrovati”.
Ospitati da una famiglia (eravamo in 28!), ci viene proposto di visitare alcune famiglie ed un centro di accoglienza per bambini orfani. A me è “toccata” la visita alle famiglie, una di queste quella di Emira.
Sfollata durante la guerra, con la sua casa bruciata, è ritornata in paese in un’abitazione in condizioni penose, ma solo esternamente, dentro dignitosa ed in ordine. Ci accoglie con la tradizionale ospitalità bosniaca, tutti seduti comodi con biscotti e bibite. Si inizia a parlare, grazie a Paolo che traduce e ci racconta la sua storia: pressochè sola con due figlie ormai grandi e due figli di 10 e 12 anni, senza lavoro fisso, si arrangia con lavori precari e durante le vacanze scolastiche dei figli si reca all’estero come aiuto cuoca, per portare a casa “dei buoni euro”.
Poi la sorpresa: con tutti i suoi problemi, è presidente di una società pallavolistica, sport praticato e amato dalle figlie. Ci mostra con orgoglio diplomi di partecipazione a vari tornei, uno in particolare qualche anno fa in Polonia, dove hanno pure vinto.
Ci racconta che sono state invitate di nuovo, ma non ci sono i soldi per partecipare. Chiedo a Paolo a quanto ammonta la cifra e scopriamo che si tratta di circa mille euro. Guardo Paolo un po’ sbigottito e chiedo di farsi dare qualche recapito, non posso certo coprire io la spesa, ma sono certo di poter fare qualcosa!
Tornati a “Home” a Veprinac, quel qualcosa inizia a fine campo, proponendo a tutti i partecipanti di lasciare un’offerta libera e così sono arrivati i primo 250 euro!
Tornati a Trento, raccontando ad amici e conoscenti questa storia, abbiamo raccolto il resto necessario per la spedizione. Poi il fulmine a ciel sereno: i soldi non bastano per noleggiare il furgone! Emira è determinata a restituire i soldi, ma con Paolo cerchiamo una soluzione alternativa per il noleggio e il mezzo si trova: le ragazze vanno in Polonia!
Non è finita qui, perchè tramite altri amici la squadra potrà partecipare ad un altro torneo a Verona, nel periodo di Pasqua, con iscrizione, vitto e alloggio offerti dagli organizzatori.
Per me è stata l’ennesima occasione per poter dire che “niente succede per caso” e, naturalmente, GRAZIE GESU’!

Foto sotto: Fabio, il secondo da destra, con altri amici e collaboratori durante una cena di beneficenza per Emira&C.

Niente succede per caso... 1

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