Stava guidando verso casa una sera, su di una strada a due corsie.
Trovare un lavoro in quel paesino del Mid-West americano era un’impresa
quasi senza speranza, come la sua vecchia Pontiac scassata. Ma non
smetteva mai di cercare: da quando la fabbrica aveva chiuso i battenti
era disoccupato e con l’arrivo dell’inverno cominciava a raggelarsi
anche la speranza.
Era una strada con pochissimo traffico, poiché poche persone avevano
un motivo per percorrerla, se non per andarsene di là. La maggior parte
dei suoi amici se n’era già andata: avevano famiglie da mantenere, sogni
da realizzare. Ma lui era rimasto: dopotutto era lì che aveva sepolto
sua madre e suo padre. Era lì che era nato, conosceva il posto. Poteva
percorrere quella strada ad occhi chiusi e dirvi che cosa c’era dall’altra
parte; e visto che i fari della macchina non funzionavano, questo fatto
gli veniva molto comodo.
Si stava facendo buio e i primi fiocchi di neve mulinavano già nel
vento. Sarà meglio che mi dia una mossa, pensò. Quasi non vide l’anziana
signora in panne a lato della strada: ma anche nella fioca luce del
crepuscolo si vedeva chiaramente che aveva bisogno di aiuto, così
si fermò giusto davanti alla Mercedes di lei e scese dalla macchina.
Il motore della sua Pontiac stava ancora scoppiettando quando le
si avvicinò.
Pur vedendo il sorriso sul volto di quello sconosciuto, lei si sentì
un po’ timorosa: nessuno si era fermato in quell’ora o giù di lì che era
rimasta ferma. Le avrebbe fatto del male? Non aveva un aspetto affidabile:
sembrava povero e affamato.
Lui vide che lei aveva paura ed era quasi paralizzata dal freddo. Sapeva
come si sentiva: era quel gelo che solo la paura può dare.
“Sono qui per aiutarla, signora”, disse. “Perché non si mette in macchina,
dove fa meno freddo? Ah, fra parentesi, mi chiamo Bryan”.
Il problema era solo una gomma a terra, ma per un’anziana era già
un grosso grattacapo. Bryan si infilò sotto la macchina per vedere dove
poteva sistemare il cric, sbucciandosi le nocche delle dita un paio di
volte; ma in poco tempo riuscì a cambiare la gomma, però sporcandosi
tutto. Le mani gli facevano male.
Mentre riavvitava i bulloni, lei abbassò il finestrino e iniziò a conversare
con lui. Gli disse che veniva da St. Louis ed era solo di passaggio: non
sapeva come ringraziarlo per averla aiutata. Come tutta risposta Bryan le
sorrise mentre chiudeva il baule della macchina.
Lei gli chiese quanto gli dovesse e gli disse che qualsiasi somma lui
avesse chiesto le sarebbe andata bene; poteva ben immaginare le cose
terribili che le sarebbero potute succedere se lui non si fosse fermato.
Ma Bryan non ci pensò neanche: per lui non era un lavoro, si trattava
solo di aiutare qualcuno che si trovava nel bisogno; Dio sapeva che un
mucchio di gente aveva dato una mano a lui in passato. Aveva vissuto
tutta la sua vita in base a quel principio e non gli sarebbe mai venuto
in mente di agire diversamente.
Le disse che se veramente voleva ripagarlo, la prossima volta che
avesse incontrato qualcuno che aveva bisogno di aiuto avrebbe potuto
dare a quel qualcuno ciò che gli era necessario.
Lui attese che lei avviasse il motore e si allontanasse. Era stato un
giorno freddo e deprimente, ma si sentiva meglio mentre si dirigeva
verso casa e il buio lo inghiottiva.
L’anziana signora, dopo aver percorso qualche chilometro, vide una
stazione di servizio con annesso un piccolo bar tavola calda, così decise
di entrare a mangiare un boccone e riscaldarsi un po’ prima di percorrere
l’ultimo tratto di strada che la separava dalla sua meta.
Era un modesto ristorantino dall’aria sciatta; nello spiazzale antistante
c’erano due vecchie pompe di benzina. Il registratore di cassa era come
il telefono di un attore che ha fatto il suo tempo: non suonava quasi mai.
Tutto ciò la faceva sentire un po’ spaesata.
Arrivò al suo tavolo la cameriera, che, vedendo che la signora aveva
i capelli bagnati, le portò un asciugamani pulito perché si asciugasse
i capelli. La giovane cameriera aveva un sorriso dolce, che il solo fatto di
essere stata in piedi tutto il giorno non poteva cancellare. La signora notò
che era all’ultimo paio di mesi di gravidanza, ma nemmeno l’affaticamento
e la tensione che ciò indubbiamente comportava le impediva di essere
affabile. La signora si chiese come facesse un persona che aveva così
poco ad essere tanto altruista e cortese con un estraneo: fu allora
che si ricordò di Bryan.
Quando ebbe finito di mangiare pagò con una banconota da cento
dollari; e mentre la cameriera le andava a prendere il resto scivolò fuori
dal ristorante senza una parola. Aveva già lasciato il parcheggio
quando la cameriera arrivò al tavolo con il resto: si chiese dove fosse
andata la signora, ma poi notò che su di un tovagliolino c’era scritto
qualcosa. Leggendo ciò che la signora aveva scritto le vennero le
lacrime agli occhi:
“Non mi devi niente. Anch’io ho passato dei momenti difficili e
qualcuno una volta mi ha aiutato, proprio come io sto aiutando te
adesso. Se davvero vuoi ripagarmi, ecco quello che devi fare: non
lasciare che la catena si fermi qui”.
C’erano ancora tavoli da sparecchiare, zuccheriere da riempire e clienti
da servire, ma la cameriera arrivò alla fine di un altro giorno.
Quella sera, quando tornò a casa dal lavoro e si mise a letto, ripensò a
quei soldi e a ciò che la signora aveva scritto. Come faceva quell’estranea
a sapere quanto lei e suo marito avessero bisogno di quei soldi? Con il
bambino che doveva nascere il mese dopo, sarebbe stata dura. Suo marito
dormiva già; sapendo quanto fosse preoccupato si sdraiò silenziosamente
al suo fianco, gli diede un morbido bacio e gli sussurrò: “Andrà tutto
bene. Ti amo, Bryan”.
Non si perde mai a dare
di David Brandt Berg
Il sistema finanziario del Signore funziona in maniera contraria a quello dell’uomo. Infatti nel mondo si
dice: “Quando sarò milionario comincerò a dare!”
Ma il Signore dice: “Comincia a dare adesso quello che hai, e poi Io ti darò ciò di cui hai bisogno per poter
dare di più; anzi, ti darò ancora più di quello!”
Dio vuol vedere se darai fedelmente e con sacrificio quello che hai ora. Vuole scoprire come usi gli spiccioli
prima di darti le banconote.
Quando Lui mi ha detto questo, ho cominciato a dare il doppio di mancia alle cameriere, ai fattorini, al postino e alla
povera giornalaia ambulante. Ho iniziato a distribuire quattrini a tappeto ed è stato fantastico!
E, che ci crediate o no, ben presto abbiamo iniziato a ricevere più fondi per le nostre spese: abbiamo cominciando
a mietere i benefici che vengono dall’essere disposti a dare. Quando io ho cominciato a dare il doppio, il Signore
ha cominciato a dare il doppio a me !
Molla gli ormeggi e permetti a Dio di dare attraverso di te. Ben presto scoprirai che Lui ti darà di più
attraverso gli altri! “Liberamente avete ricevuto, liberamente date!” (Matteo 10,8). Non si perde mai a dare!
Quanto hai dato tu ultimamente?
Fai tutto il bene che puoi.
In ogni modo che puoi.
Con tutti i mezzi che hai.
In ogni luogo che puoi.
Ogni volta che puoi.
Fintanto che puoi.
– John Wesley (Teologo ed
evangelista britannico,
1703-1791)
Una parola ci libera dai pesi e
dagli affanni della vita:
quella parola è Amore.
– Sofocle (drammaturgo
greco, 496-406 A.C.)
Fai ogni giorno per
qualcuno qualcosa per cui
non vieni pagato.
– Albert Schweitzer (teologo,
filosofo, missionario medico,
premio Nobel ,1875-1965)
Quello che un uomo semina,
quello raccoglierà.
La Bibbia: Galati 6,7
Date e vi sarà dato: buona
misura, scossa, pigiata e
traboccante, vi sarà versata in
seno.
La Bibbia: Luca 6,38
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poi-ritorna-a-te
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