Nota: E’ già passato quasi un mese da quando abbiamo ricevuto via email questi commenti di Alessandro, Don Mauro e Rosa da Trento, ma riusciamo a trovare uno piccolo spazio nel blog solo ora. Grazie per averceli mandati, ci fanno rivivere le bellissime emozioni vissute poco fà… E fra un pò, in arrivo un altro post da Cloz…
Alessandro Giova (15 anni): In questi giorni ho potuto vivere un’esperienza davvero indimenticabile. Inizialmente ero un po’ perplesso su quest’esperienza, non sapevo come avrei reagito di fronte a delle persone che faticano davvero tanto sia economicamente che emotivamente avendo perso tanto durante la guerra, pensavo di non essere in grado di rapportarmi e di poter in un certo modo aiutare queste persone. E invece così non è stato, sia nei primi tre giorni in cui sono andato all’orfanotrofio di Lovran a fare un pò di giardinaggio e disegnare dei murales, che in questi due ultimi all’interno della Croazia, abbiamo potuto incontrare delle persone che ci hanno davvero aperto il cuore. Contrariamente alle mie previsioni sono riuscito ad entrare in comunicazione con questi amici, anche solo per mezzo di semplici gesti, un abbraccio, un sorriso, una stretta di mano e in queste occasioni ho potuto trovare, ammirare e conoscere meglio un Dio davvero presente e vicino a coloro che ne hanno un forte bisogno (e chi non ha bisogno?), persone che sono povere economicamente ma davvero ricche di spirito, con molti problemi, senza genitori, con delle case a volte davvero spoglie e rovinate dalla guerra, con problemi salutari abbastanza gravi, ma con tantissima fede e un entusiasmo di vivere che ti lasciano davvero a bocca aperta. Per queste belle emozioni davvero toccanti mi sento di dire con tutto il cuore “GRAZIE GESU’” per averci donato la possibilità di vivere quest’esperienza e di aver conosciuto queste persone fantastiche. Grazie mille anche a tutti i volontari che mi hanno davvero stupito con questa scelta di vita al servizio dei più bisognosi. Grazie mille a tutti per la splendida settimana, tanti saluti e tanti free hugs a tutti i superstiti!!! A prestoooo!!!
Don Mauro: Anche se è già passato un giorno dalla nostra partenza mi sembra di esser ancor via con voi… è un po’ come il caffè tuuuurco, ho bisogno di far sedimentare ciò che mi è stato versato nella tazza .
Leggendo il vangelo della messa (festa dell’Assunzione di Maria in cielo) pensavo a quanto si realizza anche oggi ciò che Maria ha sperimentato nella sua vita: il fatto che “il Signore ha ricolmato di beni gli affamati e ha innalzato gli umili”… facciamo fatica a credere a queste parole, no? Eppure se pensiamo a Giurgia, Angia, Barbara, Marija, Lidija e tante altre donne croate che abbiamo incontrato e le guardiamo in faccia, troviamo in loro serenità e pienezza di vita. Loro, come Maria di Nazareth, nonostante le difficoltà hanno accolto Gesù in grembo ed è stato Lui a ridonare la serenità perduta. (Pensiamo ad esempio quanta luce ci ha donato la cecità di Angia!).
La loro testimonianza mi aiuta a capire quanto sia necessario che anch’io porti a Dio le mie povertà per lasciare che sia Lui a trasformarle in richezza per gli altri… Solo in questo modo non ci sarà povertà materiale, cecità o umiliazione che mi impedirà di abbattermi e perdere la speranza e il desiderio di abbracciare chi incontro lungo la strada…
Grazie mille per la ricchezza che ci avete regalato!!!
Rosa (24 anni): Ho promesso che avrei scritto due sole parole ma, a pensarci bene, forse ne basta una: UNICO. Il resto è SOLO un contorno, una conseguenza, fatta di esperienze indimenticabili, che ti toccano e ti aprono il cuore, di situazioni inimmaginabili, di persone in difficoltà che lottano ogni giorno con un’intensità spaventosa; ma anche di ragazzi disposti a mettersi in gioco per OGNI attività che gli abbiamo proposto, di pensone speciali (Paolo, Anna, Andrea, Maggie e gli altri volontari) che danno tutto ciò che hanno e molto di più (pur di aiutare), di gioia nel donarsi agli altri, di amore (spontaneo e gratuito), di abbracci, di pazienza, di voglia, di grinta e di sorrisi. Tanti sorrisi.
Forse è vero, non basta una parola, bisogna aggiungerne un’altra: GRAZIE. Perchè forse noi pensavamo di aiutare un po’ gli altri questa settimana, ma certo quello che abbiamo ricevuto, è stato almeno mille volte tanto.
Forse è proprio vero che anche noi avevamo bisogno di aiuto, amore e “ricchezza”, quella che ti riempie il cuore.
In fondo, chi non ne ha bisogno?
Nota: Le foto sotto sono state scattate dal caro amico Carlo Bort, della Croce Rossa di Trento che ha guidato con Valter il camion della Croce Rossa con la casetta di legno e altro materiale. Ce le ha appena fatte avere (giusto in tempo per fare da cornice a questo post). Grazie Carlo!
Qui sotto: gli unici legni che lo scavatore ha portato al piano superiore, tutti gli altri (circa 60) a spalle!
Da destra: Valter e Carlo della Croce Rossa di Trento, Fabio e Don Mauro.
Il gruppo quasi al completo.
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